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Jan Brueghel il Vecchio, Adorazione dei magi (1598-1600)

Vorrei che ci chiedessimo oggi, in questa festa: “Ma chi sono questi magi che viaggiano?”
Strano che si parli di queste figure particolari e un po’ fuori luogo
sono degli stregoni, persone viste male nel popolo ebraico e anche per noi, credenti
però hanno una qualità per san Matteo: si mettono in viaggio
sono persone che cercano, non hanno paura di indagare il creato e le cose.
E nella nostra tradizione, poi, sono diventati dei re! I magi sono i “re” magi…

Mi piace pensare che il popolo credente ha visto in queste figure un esempio
di quella forza battesimale che riceviamo e che chiamiamo regalità
Tra l’altro incontrano il re Erode che vive una regalità mondana, non evangelica
sebbene accompagnata dalla profezia, dalla conoscenza delle Scritture
ma è una regalità totalmente estranea al cuore di Dio e che porta addirittura a volerlo uccidere!

Vediamo, allora, come essere anche noi dei re, delle regine secondo il Vangelo…
facendoci guidare dalla storia che proprio il Vangelo oggi ci racconta!
E subito possiamo vedere come questi saggi esploratori delle cose celesti
sanno farsi guidare da queste verso l’autentico Re, che è Gesù!
Dall’osservazione del creato, sia della natura che della storia, sanno lasciarsi provocare
e si mettono in cammino, in viaggio.
Proprio il contrario di Erode che, invece, ricco di sacerdoti e di professori di Sacra Scrittura
resta nel suo palazzo, nella sua città “santa” cioè elitaria, rocca di potere.
La regalità evangelica, battesimale, che fa riferimento a quella creaturale,
ci fa scoprire che santo vuol dire non staccato, elitario, sopra gli altri…
santo è colui che si mette in cammino verso l’unico verso Santo che è Gesù, l’Emmanuele.

E in questo cammino può anche accadere che il male, il peccato, il diavolo
ti siano di ostacolo e oscurino la stella che ti guida verso il Verbo fatto carne
ma non possono impedirci di giungere, anzi…
dall’esperienza del male che ci opprime possiamo imparare molto:
è quello che succede nella confessione dove proprio il peccato, che ci allontana da Dio,
diventa l’occasione per conoscere di più la sua misericordia e sperimentare una grandissima gioia
quella di essere peccatori perdonati e novato che ritrovano la stella della salvezza.

Così, oggi, scopriamoci anche noi magi e re in cammino verso l’unico ed eterno Re di ogni cosa
portiamo con noi l’oro della sapienza umana e l’incensi dei nostri sentimenti più veri
insieme alla mirra delle prove e dei dolori della vita…
e, senza fermarci nelle città sante delle nostre conquiste e delle nostre sicurezze,
seguiamo la stella del nostro cuore e delle cose del creato che ci conducono
verso l’incontro vero, quello che conta, quello con Gesù
in cui risplende tutta la bellezza del Santo dei santi!

6 gennaio 2024
Epifania del Signore
Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12