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… e papa Benedetto fece bis…

Oggi la profezia alberga dalle parti del Vaticano... fuori c'è poca roba... credetemi: è proprio così!
una volta la profezia era faccenda di personalità eminenti e "scomode"
erano gli anni prima del Concilio e qualcuno di quelli seguenti
forse l'ultimo grande di questi profeti fu don Tonino Bello
e già con lui qualcosa di "zuppa riscaldata" si sentiva... il rigore di don Milani, ad esempio
o la freschezza di un dom Calati, l'erudizione di un Congar e dei teologi suoi amici
o che dire della semplicità di un frere Roger, delle folgorazioni di Bonhoeffer
roba di altri tempi... chi vien detto profeta oggi non ne ha il minimo sentore...
di fatto a sentire le "voci profetiche" di oggi viene brutto: roba riscaldata e che sa di stantio assai

Enzo Bianchi

ieri ne ho sentito uno a Gaeta: Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose
splendido quando ha parlato della lectio divina; straordinario quando ci ha dato qualche perla come la citazione gregoriana di san Benedetto
noioso e "vecchio" quando ha fatto una lettura teologica e storica del Concilio Vaticano Secondo: parlava di una Chiesa che non esiste più, di una realtà sociale che non sembra comprendere più...
d'altro lato è monaco e ha fatto il suo mestiere: a suo modo è stato un profeta nel post Concilio italiano insegnando a tutti la ricchezza della lectio... perché aspettarsi altro?
mi sono rifatto stasera leggendo questo bellissimo scritto del papa Benedetto XVI
tra i due - mi è chiaro - la profezia è qui!

Papa Benedetto XVI

la lettura vera e autentica del Concilio è più da chi sa vederne alcuni limiti oggettivi,
di chi, come il Papa, sa coglierne le radici profonde, riannodando, ad esempio, il discorso della libertà religiosa alle origini cristiane e all'opportunità della sua riproposizione nel mondo contemporaneo
ma sa anche scorgere serenamente le incompletezze:
da qui nasce il futuro di un rapporto sereno e pacifico con l'"evento" (???) conciliare
e il Papa si staglia come un autentico profeta per la Chiesa e il mondo di oggi
anche più del beato Giovanni Paolo II che ha avuto tanti altri meriti ma poco quello della profezia
Benedetto XVI parla avendo gli occhi già in un mondo che è avanti di almeno dieci anni e vede una Chiesa che non riusciamo appena a scorgere dalle sue parole... e non solo indica cammini possibili ed entusiasmanti per la Chiesa e l'umanità
con una aderenza totale al mondo contemporaneo, alle sue dinamiche di vita e di pensiero
come un vero profeta deve fare...
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