Il nuovo anno solare ci ha portato una grande novità ... soprattutto ci ha portato la novità più importante: l'Arcivescovo ci ha riconosciuti canonicamente. Due santi ci sono stati particolarmente vicini: sant'Antonio, abate e san Francesco di Sales. Nelle date in cui celebriamo la memoria di questi santi si sono svolti gli atti che ci hanno dato il riconoscimento giuridico della Chiesa. Il 17 Francesco ha fatto la richiesta all'Arcivescovo di Gaeta, il quale con un decreto del giorno 25 ha risposto riconoscendo la nostra Fraternità. Così abbiamo potuto fare i nostri impegni monastici davanti a mons. Fabio Bernardo D'Onorio. Una cosa davvero straordinaria anche per il luogo e la data: un segno di attenzione non solo del nostro pastore, ma anche della Vergine Maria. Infatti abbiamo celebrato questo riconoscimento e gli impegni nella Cappella dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria a Gaeta, detta anche Cappella d'Oro, nel giorno in cui si fa memoria dell'apparizione della Immaculada Councepciou a santa Bernardette, il giorno 11 febbraio.
In questo mese abbiamo anche accolto diversi amici, Angelo ha cominciato la sua scuola, abbiamo stretto amicizia con le Monache del Cuore Immacolato ... la nostra vita quasi ordinaria, ma resa bella e forte dalla fedeltà quotidiana a ciò che il Signore ci dona di credere, di vivere e da amare.
Per prepararci al giorno dell'11 febbraio siamo stati ad fontes: siamo andati, cioè, a trovare i nostri amici delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme a Firenze, lì dove Francesco è stato "generato" alla vita monastica. Ne abbiamo approfittato per andare a trovare anche diversi altri amici. Con gioia abbiamo potuto condividere la bella notizia e abbiamo potuto gustare la bellezza della vita fraterna e amicale.
E così, in una celebrazione semplice, ma piena di suggestione, abbiamo pronunciato i nostri voti davanti all'Arcivescovo e alla Vergine Immacolata ... e abbiamo accolto da lui la veste bianca della cocolla: qui potete scaricare il testo della celebrazione. In verità erano pronti anche gli abiti monastici, ma l'Arcivescovo ha ritenuto di poter aspettare ancora un po' per poterli indossare ... attendiamo così questo altro passo significativo, che manifesterà più chiaramente ciò che il Signore ci dona di essere già fin d'ora ...
Ora possiamo davvero dirci a pieno titolo nella Chiesa: monaci missionari! e ci auguriamo che molti uomini e donne possano condividere questo carisma insieme a noi! aiutateci a pregare per questo!