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due o tre

James Tissot, Two or Three Gathered in my Name

Per molto tempo nella Chiesa abbiamo ritenuto che l’adesione alla fede fosse essenziale
al riconoscimento della appartenenza alla comunità di fede che conduce alla salvezza.
Poi, pian piano, abbiamo spostato l’accento alla pratica dei sacramenti
e cioè ad andare a Messa la domenica, battezzare i figli, sposarsi in chiesa ecc.
Ultimamente c’è chi vorrebbe identificare l’essere cristiani con un certo modo di comportarsi,
con una certa etica: tipo difendere l’ambiente o essere contro l’aborto e così via.
Oggi ci accorgiamo che queste cose non bastano!

Perché puoi dire di professare la fede, puoi andare ogni domenica a Messa, puoi essere di alcune idee
eppure non essere una persona che vive pienamente l’amore per Gesù!
Lo vediamo da tanti piccoli particolari.
Oggi il Vangelo ci fa scoprire che c’è un elemento che fa riconoscere i cristiani:
l’amore per la Chiesa, per la comunità di fede.
Un cristiano autentico è chi si sente pienamente parte di quella comunità che è la Chiesa.

E a ben guardare e a leggere i testi della Scrittura questo è ciò che davvero garantisce
una vera possibilità di essere discepoli di Gesù e di camminare nella via della salvezza.
Se ti senti parte di questa comunità con cui il Signore stesso si identifica.
Ora questa comunità è fondata sulle relazioni interpersonali!
Sulla capacità di amarsi e di vivere in pieno l’adesione a Gesù.

I social oggi ci aiutano a comprendere bene questa dinamica su cui la Chiesa si fonda.
Perché attorno ad alcune esperienze, attorno ad alcune persone (i cosiddetti “influencer”)
si raccolgono delle “community” che stabiliscono tra di loro delle relazioni molto forti
di amicizia, di stima, di sentire comune.
La Chiesa nasce nello stesso modo: è il risultato dell’attività di Gesù nella sua vita terrena
che non termina con la croce, ma che continua anche dopo.

“Due o tre riuniti nel mio nome” è la vera definizione della comunità ecclesiale.
E tutto, nella fede cristiana, nasce da questo radunarsi, stimarsi, accogliersi.
Se uno è legato così in terra lo è anche nella fede.
È per questo che la fede cristiana non è una qualsiasi religione
legata ad un luogo, ad un modo di pensare, ad una pratica di culto.
Ma la fede cristiana è la condivisione comune di un’amicizia, quella col Signore
che genera altri rapporti di amicizia e di cammini di vita comune!

Oggi, in questi nostri tempi, il rinnovamento della Chiesa avviene
proprio attraverso il lasciarsi coinvolgere in queste relazioni
basate sulla fede, sull’adesione appassionata all’amicizia col Signore Gesù.
Da qui puoi incontrarLo: perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro!
Se sei qui per essere unito a noi nel suo nome lo incontri!
Ma se non sei unito a noi per amore del Signore, resti lontano da Lui.

Lasciamoci radunare dall’amore per il Signore in una comunione autentica di amicizia!
E lasciamo che ora, qui in mezzo a noi, Lui si manifesti, si faccia presente
e ripeta con noi e per noi il mistero della nostra salvezza:
Egli che dona la vita per noi, suoi amici!
Non c’è amore più grande di questo (cfr. Gv 15,13)…

Valledacqua, 6 settembre 2020
XXIII domenica del Tempo Ordinario
Ez 33,7-9; Sal.94; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20

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