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Chi è Dio?

Strano che quando Mosè si prostra davanti al roveto nel deserto
ad un certo punto si trova nella situazione in cui chiede a Dio chi sia, quale sia il suo nome (Es 3,13-15).
E Dio offre a Mosè una prima delle sue immense rivelazioni a questo profeta dell’antico Israele.
La rivelazione fondamentale: il suo nome… che risulta impronunciabile.
Perché il nome è dire chi uno è, quale sia il destino… cose da creature e non di Dio!

Ed ecco che invece in un luogo straniero, alle porte della terra di Israele,
Gesù trascina i suoi più discepoli ad un dialogo tra i più straordinari della storia.
Perché?
Perché Gesù, che noi sappiamo essere Dio fatto carne
non rivela il nome di Dio, il suo nome, la sua identità.
Ma indica la via per giungere a scoprire il nome di Lui che è il salvatore di ogni uomo!

Perché a Mosè Dio rivela e dice chi sia.
Ma qui Gesù ci indica che la conoscenza di Dio e di chi sia
è dato da una ricerca personale, da una definizione che noi, creature amate da lui, possiamo dare.
Non quello che altri ci dicono di Dio, di Gesù…
Ma quello che noi possiamo dire di Lui, su chi sia, sul suo nome.

Perché quando hai il coraggio di guardare dentro di te, alla ricerca autentica di chi ti è davanti
Quando sai dire con chiarezza e con semplicità chi è Colui che sempre ti è accanto
Allora è il Padre che sta donando lo Spirito Santo al tuo cuore che è stolto e non capisce (Dt 32,6).
A Mosè Dio dice chi è; in Gesù siamo noi, suoi discepoli, a poter definire chi sia Lui, e chi è il Padre.

Ora la Chiesa è proprio fondata su questa esperienza fondamentale.
Non è costruita su credenze o pratiche religiose o convinzioni morali.
La Chiesa è la comunità di chi, come Pietro, che è la sua roccia,
è capace di dire una parola che dica qualcosa di Gesù, conosciuto, amato e seguito come maestro.
E non una parola ascoltata o imparata sul catechismo o da qualche professore importante.
Ma una parola che nasce dalla nostra amicizia con il Signore Gesù.

Ed è questo che crea una nuova modalità di poter vivere la religione e persino la fede di Israele.
Non è più l’adesione ad un profeta che ci dice il nome di Dio
ma è la fedeltà alla propria esperienza personale di Gesù che definisce tutta la vita credente.
Senza questo incontro e senza la risposta a questa domanda “Voi chi dite che io sia?”
non esiste né la Chiesa, né la nostra vita cristiana.
C’è solo una vaga religione tinteggiata di vangelo, di credenze magari belle e storiche…

Lasciamoci, così, avvicinare dall’amore di Dio che oggi non ci rivela il suo nome,
ma che ci invita a raccontare – prima di tutto a noi stessi – chi è Colui che conosciamo, amiamo
e che ora di offre nel pane e nel vino!
In questo incontrarlo e riconoscerlo e donarlo a tutti ecco che scopriamo i tanti volti di Dio
e diventiamo la sua Chiesa vivente nella storia e nel creato intero.

Ecco che accogliendo nel pane e nel vino il Signore Gesù
ci lasciamo condurre da Lui verso la pienezza dell’amicizia con Lui
in cui il Padre ci rivela la bellezza del Figlio e ci permette di riconoscere chi è
e come ci ha amati fino a donare la vita per noi!

Valledacqua, 27 agosto 2023
XXI domenica del tempo ordinario
Is 22,19-23   Sal 137   Rm 11,33-36   Mt 16,13-20

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