fbpx

Dio … e oltre

Valerie Anne Kelly, The Holy Trinity (2015)

Quando pensiamo a Dio nel nostro cuore, nella nostra mente si affollano tante idee
ci sono tante immagini, tante sensazioni…
un turbinio di cose che ci conducono verso l’alto, verso l’assoluto!
Eppure ecco… il Dio che ci racconta Gesù
Dio, così come la fede della Chiesa ce lo consegna nella sua tradizione vivente,
è una cosa così strana, incredibile che quasi quasi non possiamo più chiamarlo Dio.

Tanto che abbiamo un nome particolare per indicare il Dio “nostro”, dei cristiani
questa parola strana che è Trinità… e che in qualche modo, rende meglio
quello che percepiamo essere Dio, secondo il Vangelo!
È così importante questa idea della Trinità che segna proprio il confine
tra chi è cristiano e chi non lo è: se credi che Dio è una comunione di persone,
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, allora puoi definirti un “cristiano”
altrimenti non lo sei… come, ad esempio i testimoni di Geova.

Nella Trinità stanno insieme cose che non dovrebbero stare insieme!
C’è la solitudine e c’è la comunione.
C’è la giustizia e c’è la misericordia.
C’è l’eternità e c’è la storia.
C’è la condanna e c’è la salvezza.

Voglio spiegare meglio questo, perché proprio il Vangelo ne parla.
Gesù viene perché ci sia la salvezza nel mondo… ma poi si dice che ci sono quelli che sono condannati!
Chi sono questi che nonostante tutto sono condannati?
Sono quelli che non credono…
E dobbiamo capire bene che vuol dire “credere” nel Vangelo di san Giovanni.
Perché non è solo aderire a una idea… credere, per san Giovanni, è accogliere Gesù.
Significa diventare amico di Gesù,
vivere della sua vita fino a sbranare la sua carne e succhiare il suo sangue. (Gv 6,53-57)
Un legame viscerale e totale con il Figlio. Che introduce alla comunione col Padre e dona lo Spirito Santo.

Ora se tu non entri in tutto questo… sei fuori! Rimani nella condanna di un dio che non ti salva.
Se non ti lasci plasmare dall’amicizia viva con Gesù.
sei schiavo delle tue credenze, della tua religione, dei tuoi bei doveri morali, della tua spiritualità…
e sei condannato ad una vita senza grandi speranze, senza una salvezza vera.
Puoi anche essere un grande uomo nella Chiesa, puoi essere anche la donna più amata della terra
ma prima o poi ti trovi con niente tra le mani.

Così oggi Gesù ci invita a mettere da parte ogni nostra idea di Dio, di salvezza, di Vangelo.
Gesù ci invita alla comunione con Lui, nel suo corpo vivo che è la Chiesa,
che riproduce un po’ sulla terra, il mistero della comunione della Trinità.
In questo, nonostante gli sforzi, le delusioni, le cadute,
noi troviamo lo spazio della salvezza vera e autentica che ci rinnova…
e che sempre più di fa appassionare alla vita della Trinità

Venite, accogliamo Colui che ci dona la sua carne perché la mangiamo
e possiamo diventare una cosa sola con Lui e con il Padre suo
nella forza dello Spirito Santo che è il loro amore.
Venite… entriamo nella salvezza che la Trinità ci dona in questa nostra celebrazione.

Valledacqua, 4 giugno 2023
Es 34,4-6.8-9; Dn 3; 2 Cor 13,11-13; Gv 3,16-18

Condividi