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DISCERNIMENTO

Tre parabole (e una sorta di mini parabola finale) che parlano di vendere, acquistare, scegliere…
Potremmo dire che illustrano proprio il “discernimento nel giudicare” con un “cuore docile” (1 Re 3,11)
che Salomone chiede a Dio e che è l’unico vero dono che costantemente il Signore dona
a chi crede, ad ogni uomo e a tutta la Chiesa.

Non c’è, in realtà, nessuna altra cosa che Dio offre all’umanità se non questa luce
che, illuminando la mente e il cuore, permette di comprendere le cose
e dona la capacità di scegliere quello che è meglio per noi, per la nostra vita.

Così fanno gli uomini delle prime due parabole.
Non esitano a vendere ogni cosa, a privarsi di tutto
per accogliere quello che è un tesoro e una perla preziosissimi.
Non esitano: riconoscono il vantaggio e agiscono.

Così fanno gli angeli nella terza parabole:
prendono la rete e sanno scegliere i pesci buoni e quelli cattivi.
Vedono e sanno compiere una scelta giusta.

E anche lo scriba che non sceglie, non prende e lascia
ma sa riconoscere la bontà di ogni cosa
sia di quello che è stato, come di quello che sarà.

Abbiamo iniziato proprio qui a Valledacqua fin dall’anno scorso per iniziativa del nostro vescovo,
dei percorsi di autentica e profonda spiritualità
per sapere mettere a frutto la capacità che viene da Dio di poter discernere…
Ci sono qui dei giovani che da Roma sono in un cammino di discernimento
per imparare questa arte che ci dona di essere davvero uomini e donne che sanno vivere del Vangelo.

Perché tutto l’insegnamento del Signore, tutta la Scrittura non avrebbe senso
se non avesse questa applicazione pratica, di saper vivere alla luce dello Spirito Santo
che ci dona di comprendere e di agire in maniera giusta, buona, retta.
Questo dono dobbiamo imparare a coltivarlo, a usarlo, ad accoglierlo.
Altrimenti la nostra resta una fede bigotta, credulona, che vede solo male e pericoli ovunque.
Che si lamenta perché nulla è come prima o nulla è come sogniamo che dovrebbe essere.

Come lo scriba di cui dice Gesù, invece, se ci facciamo illuminare dallo Spirito Santo
possiamo scoprire la ricchezza di quel che è stato, delle cose antiche, passate
e sappiamo gustare le belle novità che la storia, le nuove generazioni ci portano.
E possiamo liberarci dai pesi che invece di farci acquistare i tesori che il Signore ci dona
ci fanno faticare per mantenere tutto così come è stato, così come sogniamo che sia.

Ora che Gesù si dona a noi, nella forza dello Spirito Santo,
in questo sacramento che ci rende sempre più uguali a Lui e suoi fratelli e sorelle (Rm 8,29),
lasciamoci inondare dalla sua intelligenza perché possiamo discernere in quello che viviamo
tutto il bene, tutta la preziosità della provvidenza che ci colma di doni!
Lasciamo che i nostri occhi sappiano riconoscere nel pane e nel vino
non gli elementi che passano, ma la perla preziosa del Signore
che ci incontra e ci dona la luce del suo Spirito di santità e di intelligenza.

Valledacqua, 30 luglio 2023
XVII domenica del tempo ordinario
1 Re 3,5.7-12; Sal.118; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52

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