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Esagerato!

Sembra che uno dei grandi difetti che abbiamo nella Chiesa, sia quello dell’invidia.
Ma non dell’invidia degli altri, eh! Piuttosto l’invidia della bontà di Dio.
Non ci sta bene questa sua magnanimità, che anche senza che te lo meriti, ti premia e ti aiuta!
E, allora, si presenta un pericolo forte, il puritanesimo: bisogna essere in un certo modo per essere cristiani.
Bisogna comportarsi bene… altrimenti Dio non lo segui. Altrimenti Dio non ti ama.
Altrimenti sei una persona cattiva o disdicevole… e così via.

E, invece, come oggi abbiamo ascoltato, la bontà di Dio è enorme.
Non è neanche paragonabile a quella che viene presentata nella parabola.
Dove questo padrone della vigna prende operai fin quasi alla fine della giornata di lavoro
e dona a tutti la stessa paga: un soldo!
Una vera e propria ingiustizia, una grande mancanza di correttezza e di rispetto!
Certamente possiamo leggere in questo un simbolo molto bello
del Padre, il padrone della vigna, che offre a tutti l’unico tesoro che ha:
il suo Figlio e lo Spirito Santo, due facce del suo amore ricco di misericordia.

Ma nella esperienza cristiana Dio fa anche più di questo.
Ad esempio il Padre accoglie il ladrone che si affida al Figlio (Lc 23,42-43).
O, come succede in tante storie, ribalta la situazione dell’uomo che abbandona la via della salvezza.
Rimorde il suo cuore e lo guida ad una vera conversione, profonda, umile.
Come non ricordare la storia splendida della giovanissima santa Teresa di Gesù bambino
che invece di prendere le distanze da un femminicida della sua epoca, Henri Pranzini (uccise tre donne)
pregò insistentemente per la sua conversione e nel gesto finale della sua vita,
quello di chiedere un crocifisso per baciarlo prima di essere giustiziato,
vide l’esaudimento della sua preghiera. (cfr. Storia di un anima, Ms A, 44r-46v)

Così noi, credenti, non possiamo essere di quelli che condannano, che si scandalizzano.
Non possiamo stare dalla parte di una giustizia che vuole punire e farla pagare.
E nemmeno vogliamo una giustizia che faccia capire, che trasformi la gente in bravi ragazzi.
Ma possiamo soltanto accogliere una giustizia che offra a tutti la possibilità di convertirsi.
Quando alberga in noi l’invidia perché Dio è misericordioso,
ecco che ci allontaniamo dal sentiero del Vangelo
e, seppure siamo pieni di Dio, in realtà stiamo davvero lontani da lui.

Oggi facciamo tacere le tante chiacchiere che giudicano e condannano
e apriamo il cuore all’entusiasmo per il futuro di Dio
che offre a tutti la moneta santa della conversione e del ritorno al suo cuore di Padre!

Accogliamo in questo pane e nel vino benedetto il soldo che viene donato
a chi vuole lavorare nella vigna del Signore sia che sia lì da lungo tempo
sia che si sia appena affacciato con timore alla porta della fede e del Vangelo.

Lasciamoci trasformare dalla bontà del Padre e dalla sua misericordia
che sa vincere anche la nostra invidia e, se la lasciamo agire in noi,
ci dona di saper essere strumenti di pace, di vera comunione e di accoglienza!

Valledacqua, 24 settembre 2023
XXV domenica del tempo ordinario
Is 55,6-9   Sal 144   Fil 1,20-24.27   Mt 20,1-16

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