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MA CHI È?

E chi è “colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo” (Mt 10,28)?
Chi è colui di cui dobbiamo addirittura aver paura?
Questo è proprio Dio! Dio è l’unico che può far morire non solo il corpo, ma anche l’anima!
L’unico che è il giudice capace di procurare una rovina eterna.
Nessun altro può fare questo!
Non noi, che a malapena possiamo fare qualcosa di sensato… e anche quando vorremmo farlo
spesso neanche ci riusciamo per tante cose che neanche dipendono da noi!
E neanche il diavolo, che è solo capace di “uccidere il corpo”, semmai…
L’unico di cui dobbiamo, a ragione, aver paura, è proprio Dio!

Se non che
Dio, come ce lo presenta Gesù è un Padre che offre il Figlio per salvarci.
Dio è Gesù stesso che offre se stesso per amore e per liberarci dalla schiavitù del peccato.
Dio è l’amore del Padre e del Figlio che è versato, messo nel nostro cuore.
Dio è Colui che si prende cura persino dei piccoli passeri e dei capelli del nostro capo!
Capiamo, allora, quella frase che c’è nella prima lettera di Giovanni:
“Nell'amore non c'è paura, al contrario l'amore perfetto scaccia la paura,
perché la paura suppone un castigo e chi ha paura non è perfetto nell'amore” (1 Gv 4,18)
quando davvero crediamo, la paura non alberga più nel nostro intimo…

E che cosa succede?
Succede che possiamo cominciare a rispondere pienamente alle mozioni di Dio.
Rispondere liberamente, senza più aver paura di nulla, con fiducia.
Quando non c’è più la paura di un Dio che può annientarci
- non perché non potrebbe, ma perché sappiamo che non vuole! -
viene vinto dentro di noi il peso del peccato che costantemente ci vuol convincere
che alla fine qualcosa per andare all’inferno ce l’abbiamo
che alla fine Dio ci punirà più o meno giustamente!

E, invece, la fede ci insegna che se anche ci fosse qualcosa per cui meritiamo l’inferno
ecco che in Cristo tutto è vinto e dissolto…
e – cosa straordinaria – non dobbiamo più difenderci da Dio, dal Padre!
A noi rimane la gioia di vivere da figli che hanno una sola paura:
non rispondere pienamente all’amore ricevuto!
Quella paura di poter arrecare sofferenza a chi amiamo!
Questa paura è un segno bello e buono, è il “timore di Dio”… quella che c’è anche in Gesù!
Questa è l’unica paura che abita il cuore del credente. Il cuore del Figlio amato.

Così oggi, saliamo sui tetti e annunciamo a tutti quello che abbiamo scoperto nel profondo del nostro cuore!
Doniamo a tutti la conoscenza del perdono dei peccati!
Diciamo a tutti che non siamo più schiavi del peso dei nostri fantasmi interiori!
In Gesù possiamo trasformare la paura di Dio in una capacità nuova di amare!
Possiamo vivere nella certezza – così incredibile, da sembrarci impossibile – che siamo amati
in modo radicale e in modo tale che possiamo vivere unicamente
provando a rispondere a questo amore che ci precede, ci avvolge e ci attira!

Accogliamo Colui che può far morire la nostra anima
ma che, come Giudice di misericordia, la fa morire di amore per il Padre suo
Colui che ora offre la sua vita totalmente per noi!

Valledacqua, 25 giugno 2023
XII domenica del tempo ordinario
Ger 20,10-13; Sal.68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33

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