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L’ascesa dell’uomo… la discesa di Dio…

Marina di Minturno,
27 dicembre 2015
Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
La Santa Famiglia in gloria

Abbiamo ascoltato un Vangelo che è caratterizzato da due movimenti
Il primo è il salire. “I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
“Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa.”
Il secondo è scendere: “Scese… con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.”

Il primo è il verbo che spetta all’uomo
Noi siamo persone che devono salire, andare verso l’alto della nostra realizzazione di vita
Che, per far festa, per essere “a posto” anche solo con la nostra coscienza,
Dobbiamo salire, ascendere, impegnarci, fare un cammino che chiede lavoro, fatica!
È bello, però, fare questo!
Quanti sacrifici si fanno per poter amare i propri figli, per avere delle soddisfazioni dalla vita!
È, sì, un salire, un lavorare, ma ne vale la pena!
Tanto che poi, quando non c’è più e arriva l’età avanzata
Quasi ci dispiace di non poter più fare qualcosa di buono!
Magari arriva, poi, l’ascesa della malattia, degli acciacchi che ci piace di meno…
Ma la vita è un salire e senza questo resta piatta, inutile, quasi una “non vita”
Ed è, ahimè, quello che molti giovani – e non solo – sperimentano
Quando manca un lavoro, le prospettive per una vita da vivere con impegno e forza!
Noi siamo fatti per andare verso l’alto, per essere migliori di adesso…
Non siamo fatti per restare dove siamo, come siamo! No!
Dobbiamo sempre migliorarci… desiderare il meglio da noi stessi!
Guardate i bambini più piccoli tra di noi… vogliono provare tutto, vogliono fare ogni cosa
Sembra che siano inesauribili! Vogliono crescere, imparare, migliorare, bruciare le tappe
Ci sembra che vogliano solo giocare, ma in realtà vogliono “salire”
Vogliono rispondere a questo desiderio…
E anche Gesù, l’abbiamo sentito, sale a Gerusalemme non solo per un dovere di famiglia
Per una pratica tradizionale del suo popolo
Ma vuole anche crescere nella comprensione della verità e si ferma a dialogare con i dottori del Tempio
Gesù, vero uomo, era pieno, come noi, di questo desiderio di salire verso la pienezza della sua vita
Di portare a compimento quello che il Padre celeste desiderava da Lui
Doveva occuparsi “delle cose del Padre” suo, come dice in risposta alla Madonna…
Tutti noi dobbiamo con coscienza e impegno
Migliorarci, crescere, salire verso la perfezione di noi stessi!

Ma oggi il Vangelo ci presenta un altro movimento…
E questo è proprio di Dio: scendere!
Dio è l’unico che può scendere dall’alto della sua dimora…
Noi, quando scendiamo, è per perdere noi stessi, per rinunciare a noi stessi!
Noi siamo fatti non per “esser come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza” come dice il Poeta
Dio, invece, la sua natura è scendere… che cosa vuol dire?
Che Dio davanti all’uomo perduto e peccatore
Davanti alla nostra incapacità di poter salire verso l’alto
Si china sulle nostre povertà, sulla nostra corruzione e si abbassa per salvare l’umanità dispersa
Gesù, infatti, è colui che scende e si sottomette alla Vergine Maria e a san Giuseppe.
Solo Lui può compiere questo movimento, perché solo Lui è Dio fatto carne
Come uomo “sale”, ma come Dio “scende”
Siccome è uno di noi desidera compiere in tutto la volontà del Padre suo,
Ma come Dio, invece, scende accanto alle nostre fragilità, ai nostri bisogni e ci salva!

E così, nella nostra vita familiare, possiamo comprendere come Gesù ci sia necessario
Come perfetto uomo ci invita con Lui a salire verso il Padre suo
A non abbandonare l’impegno a crescere nella perfezione, nella santità, nel migliorarci…
Senza questa presenza viva le nostre famiglie perdono tutto:
Le coppie si raffreddano nell’amore e non riescono più a superare le crisi inevitabili che ci sono;
Il rapporto genitori e figli diventa un attaccamento morboso o un’indifferenza che fanno male
Con l’aiuto di Gesù, vero uomo, tutti desiderano crescere nell’essere migliori
E nell’amare gli altri della propria famiglia aspirando al loro vero bene
Ma come vero Dio, Gesù, è vicino anche alle sofferenze delle famiglie
Alle situazioni difficili, al peccato che abita nelle nostre case
E lo vince, lo sconfigge, ci dona la salvezza in Lui…

Così! Abbiamo bisogno di Gesù, nelle nostre famiglie
Dobbiamo accoglierLo, come la Vergine Maria e san Giuseppe, nella nostra casa
AccoglierLo e darGli un posto importante:
Pregare insieme, fare un piccolo angolo di preghiera, andare insieme a Messa la domenica
Diventare amici di qualche persona che ha bisogno di amicizia, di aiuto
Conoscere di più quello che Gesù insegna tramite la Chiesa…
Tutte cose che permettono alle nostre famiglie di essere dei posti belli dove poter vivere
Dei luoghi dove insieme si cresce verso la perfezione di ognuno
E dove Dio viene ad abitare per portare pace e salvezza!

Che il Signore doni a tutte le nostre famiglie e alla nostra grande famiglia che è la parrocchia
Di mettere al centro Gesù, la sua presenza viva
Che ci permette di rispondere pienamente alla nostra chiamata!

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