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Vale la pena fidarsi di Gesù!

pesca-miracolosaMarina di Minturno
7 febbraio 2016
V domenica del tempo ordinario

 

Vale la pena fidarsi di Gesù! Davvero, vale la pena…
Potremmo dire che è questo il cuore del messaggio del Vangelo di quest’oggi
Gli apostoli ne erano così convinti che hanno lasciato tutto per seguirlo!
E mi sembra importante considerare come la loro testimonianza
Sia profondamente diversa da quella che abbiamo sempre in mente noi,
Cristiani che ormai stanno perdendo il sapore, la forza di esserlo
Noi cercheremmo un bel compromesso tra il seguire Gesù e il continuare la vita come la viviamo
Noi faremmo un colpo alla botte e una al cerchio
Va bene seguire Gesù, ma senza esagerare!
Va bene andare dietro qualche bel santo, ma noi non siamo mica santi!

E così fosse successo a noi quello che è successo agli apostoli,
Magari avremmo detto a Gesù: ti seguiamo qui nelle nostre abitudini, nel nostro ambiente
E, invece, il Signore ci invita ad essere pescatori di uomini, anche noi!
È proprio per questo che la Chiesa noi – quando diciamo il Credo – la confessiamo “apostolica”
Perché ci comportiamo come gli apostoli, vorremmo essere come loro
Ed è santa, perché, noi, la Chiesa, vorremmo essere come i Santi
E, però, non ci decidiamo a esser cristiani fino in fondo, in modo radicale e pieno!
Perché?

Una prima ragione è che, forse, non abbiamo fatto il cammino degli Apostoli
Siamo rimasti ad una conoscenza di Gesù legata a quello che dicono tutti
Non una conoscenza di amore, di amicizia vera
Sappiamo di Gesù quello che dicono tutti, quello che pensano tutti gli altri
Magari non ci piace chi ne parla male, ma… Gesù non è una persona che amiamo!
Siamo battezzati sulla carta, ma non nella vita…
Così abbiamo davvero bisogno di conoscere Gesù
E ogni giorno, allora, possiamo aprire il Vangelo e lasciarci ammaestrare da Lui
Possiamo venire in Chiesa specialmente il giovedì e in quaresima anche il venerdì
Per poter stare con Lui, vivo, presente, che vuole incontrarci
Possiamo sperimentare la sua misericordia nel sacramento della Riconciliazione
Abbiamo tanti modi per poter conoscere e amare il Signore Gesù!
Siamo cristiani privilegiati e anche un po’“viziati”
Nel mondo ci sono intere regioni di cristiani che hanno la Messa solo una volta al mese
Che vivono in mezzo alle persecuzioni e devono nascondersi
Noi, invece, abbiamo una Chiesa a due passi
– anzi tante chiese così che abbiamo anche il lusso di dire “qui mi piace”; “qui non mi piace” –
E, invece di approfittarne, magari ce ne teniamo lontani e ci preoccupiamo
Solo quando c’è da criticare o da giudicare questo o quello…
Siamo cristiani viziati che hanno così tanto che non sanno più che cosa vuol dire credere
E allora siamo cristiani di facciata, ma non nei nostri pensieri, nella nostra vita!

Un’altra ragione per cui non seguiamo Gesù in maniera radicale
È che, spesso, la nostra volontà non è forte, allenata
Sì, vorremmo, conosciamo Gesù, ma… è così bello essere ancora attaccati a certe cose
Non vogliamo dispiacere gli altri
Non vogliamo essere impopolari
Non vogliamo mettere da parte le nostre convinzioni
E, invece, Gesù non smette di chiamarci, ci renderci partecipi del suo amore
E della sua passione per ogni uomo, per ogni persona
E ci invita, invece, ad essere cristiani che diventano “pescatori di uomini”
Che non smettono di annunciare Lui, di parlare di Lui
Di donare la vita per Lui!

Poi c’è chi è chiamato a seguire Gesù nella vita religiosa, nella vita monastica o sacerdotale
C’è chi diventa pescatore di uomini nella vita familiare
O in una vita di dedizione piena ad un lavoro, ad una professione
Ma … tutti i cristiani vivi devono sentire la passione per annunciare Gesù
Per servire la Chiesa, per essere impegnati alla diffusione della fede!
Altrimenti la nostra preghiera, il nostro amare Gesù non serve a granché
Come ieri ha ricordato il Papa, la preghiera diventa come un’aspirina
Mentre la preghiera «è un’opera di misericordia spirituale, che vuole portare tutto al cuore di Dio.
La preghiera è dire: “Prendi tu, che sei Padre. Guardaci tu, che sei Padre”.
«È questo rapporto con il Padre…
«È un dono di fede e di amore, un’intercessione di cui c’è bisogno come del pane.
«In una parola, significa affidare la Chiesa, affidare le persone, affidare le situazioni al Padre
«perché se ne prenda cura»
Così persino con la nostra preghiera possiamo evangelizzare e donare la gioia al mondo!

Così oggi, preparandoci alla Quaresima, chiediamo al Signore
Di impegnarci con più dedizione a conoscere Lui, a dialogare con Lui, ad amarlo
E chiediamo che ci aiuti a lasciare tutto per essere “pescatori di uomini”
Per essere veri cristiani che proclamano la bellezza del suo amore e della sua misericordia!

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