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pellegrini e missionari

Così, come ogni anno nuovo, poniamo i nostri sguardi sulla Vergine Maria, la Madre di Dio.
Certo, per cercare Gesù, per contemplare Lui
ma oggi siamo invitati a vedere la Madre del Signore.

Bartolomé Esteban Murillo, Adorazione dei pastori

Abbiamo ascoltato nel Vangelo che i pastori, senza indugio, andarono e trovarono (Lc 2,16)…
Trovarono perché sono andati senza attendere oltre alle parole dell’angelo.
Trovarono perché hanno avuto l’ardire di cercare.

E anche noi possiamo trovare la Vergine Maria, san Giuseppe e il bambino Gesù
se abbiamo l’ardire di cercare, di metterci in viaggio, senza indugio,
se non ci lasciamo prendere dal “si è fatto sempre così”, come ci ha invitati da tempo il Papa (EG 33).

L’arrivo del nuovo anno costantemente ci spinge a non restare, a non sostare,
ma ad andare, senza indugio, verso Colui che ci raggiunge attraverso la Madre sua
a metterci in cammino, sebbene sia notte, sebbene ci sia la fatica del giorno.

Specialmente, poi, questo ultimo anno si sospinge a non fermarci, a proseguire
e, quando facciamo così, possiamo trovare la Vergine Maria che, con san Giuseppe,
ci donano il Signore Gesù.

E in questo incontro benedetto – che, anche se non sapendo perché, non avviene per tutti –
ecco che troviamo un posto dove restare e dove continuamente tornare nel nostro andare della vita terrena:
questo luogo è il cuore della Madre di Dio

Lì tutto è custodito, lì tutto ciò che vale resta ed è conservato (Lc 2,19).
Il cuore della Vergine Maria è lo stesso cuore della Chiesa.
È l’immagine perfetta nel tempo del cuore del Padre.

Nel continuo andare che è la vita dell’uomo sulla terra,
c’è un meta, un luogo che resta, che permette di trovare una casa sicura e stabile
e che è il mistero della Chiesa, il cuore della Vergine che restano, che stanno

Lì troviamo tutto quello che vale
Lì troviamo una vera immagine della patria trinitaria
Lì troviamo il Signore Gesù e tutto il bene che lo Spirito genera nel mondo

Se noi dobbiamo continuamente andare e cercare
possiamo farlo non da profughi, da sbandati, da disillusi
come molti – ahimè – sono costretti a fare

Noi possiamo cercare e continuamente andare
come pellegrini verso una meta, come annunciatori di un luogo di pace possibile
come testimoni di uno sguardo materno che ci parla del Padre

Noi, anche in questo anno, siamo come i pastori (Lc 2,20)
pellegrini e missionari di un incontro che ci ha donato
vita, speranza e dignità piena.

Valledacqua, 1 gennaio 2021
Santissima Madre di Dio
Nm 6,22-27; Sal.66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

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