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Spirito Santo

Da dove proviene lo Spirito Santo?
Proprio su questa questione noi cristiani siamo divisi ormai da più di mille anni.
Può sembrarci inutile e strano. Possiamo far finta che non conti nulla.
Eppure è una delle cose che rendono impossibile la comunione piena
tra noi e le Chiese dell’oriente cristiano che su questo hanno una idea diversa.

Qual è il problema?
Noi diciamo che lo Spirito Santo procede dal Padre “e dal Figlio”.
Alle orecchie di un bizantino, di un russo, di un cristiano d’oriente
questo sembra davvero troppo!
Lo Spirito Santo non può che avere solo il Padre come sorgente della sua vita divina!
il Figlio non può generare… solo il Padre può dare vita allo Spirito Santo!

Ma nella Chiesa latina e in tutte le Chiese occidentali non si è ragionato così!
Si pensa che “procedere” non significhi dare la vita, generare.
Ma semplicemente essere donato: lo Spirito Santo ci è donato dal Padre e dal Figlio.
E se il Figlio non lo dona, vuol dire che è meno importante del Padre!
Poi oggi il Vangelo ce l’ho fatto scoprire: è proprio Gesù che dona lo Spirito.

Tutto questo ci fa comprendere che basta interpretare diversamente il senso di una parola
per creare divisione, sospetti, guerre e tanto altro! Chiacchierare per dividere è uno sport troppo diffuso!

Ma questa piccola storia ci fa anche vedere come agisce lo Spirito Santo nella vita della Chiesa.
Dona a ognuno una visione particolare che mette in luce un aspetto diverso del mistero
sia di Dio, come anche delle cose di Dio e di tutto quello che esiste.
“A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune” (1 Cor 12,7)
Noi possiamo lasciarci muovere dallo Spirito Santo e camminare verso una unità.
Oppure possiamo andare in altra direzione e usare il dono dello Spirito
- persino l’amore, come la speranza e la fede -
per contrapporci, per combattere, per distruggere, far guerra, giudicare e uccidere.

Chi è animato dallo Spirito Santo converge verso una unità semplice e vera
che sa accogliere la visione dell’altro come un dono inatteso.
Talvolta come una cosa incomprensibile e inutile, ma sempre con la disponibilità
a lasciare che si edifichi la Chiesa, il mistero della comunione e della unità, opera dello Spirito Santo.
Quando non si cerca la comunione – anche se per motivi alti e addirittura spirituali –
il dono dello Spirito Santo viene disperso, sprecato, dilapidato.
E siccome Dio non può che agire per il bene che Egli compie
tutto il dono del suo amore compie altre strade, trova altre vie, altre persone per costruire il Regno.

Così oggi davanti al mistero di questa celebrazione
anche se non comprendiamo tutto di quello che avviene
anche se non siamo in piena forma e siamo distratti
lasciamoci avvincere dall’opera dello Spirito per noi
e lasciamo che il Signore Gesù ci doni Colui che è generato dal Padre come Lui
e che Egli continuamente spande sul mondo e sulla Chiesa perché sia vinto il peccato e la morte.
Se vogliamo essere partecipi di questo dono e vivere alla sua luce
apriamo il cuore e lasciamo che l’incomprensibile mistero dello Spirito ci invada e ci unisca.

Accogliamo in questa santa Eucaristia la pienezza del dono dello Spirito di amore!

Valledacqua, 28 maggio 2023
Pentecoste
At 2,1-11; Sal 103; 1 Cor 12,3b-7.12-13; Gv 20,19-23

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